TimeCapsule con Rpi3

Non so quanti di voi, utilizzando il fantastico mondo del Mac, avrete prima o poi pensato: “bene adesso è l’ora di fare un backup, quasi quasi compro una TimeCapsule “. Vi siete girati un po’ intorno e avete capito che il costo di una TimeCapsule era equivalente ad un MacBook Air -.-

Solita storia, prezzi troppo elevati, ma ci pensiamo Io come diceva il grande Totò. Innanzi tutto vorrei ricordarvi che questa guida prende spunto dal web, e come tale a fine articolo porterò i riferimenti.

Cominciamo a realizzare la nostra TimeCapsule casalinga col nostro Raspberry oppure con un vecchio computer su cui installeremo Debian/Ubuntu:

Scarichiamo sulla nostra macchina Debian/Ubuntu il pacchetto da compilare Samba.

mkdir ~/build
cd ~/build
wget --content-disposition https://github.com/samba-team/samba/archive/samba-4.8.0.tar.gz
tar -xf samba-samba-*.tar.gz
cd samba-samba-*/

Bisogna prima di compilare, disinstallare il Samba già ( probabilmente) installato sulla nostra distro.

sudo apt remove samba
sudo apt autoremove # (clear out the now-unused Samba dependencies)
sudo apt install build-essential avahi-daemon tracker libtracker-sparql-1.0-dev
sudo apt build-dep samba

Adesso possiamo fare il build e compilare:

DEB_HOST_MULTIARCH=$(dpkg-architecture -qDEB_HOST_MULTIARCH)

./configure
--prefix=/usr --exec-prefix=/usr --sysconfdir=/etc
--localstatedir=/var --libdir=/usr/lib/$DEB_HOST_MULTIARCH
--with-privatedir=/var/lib/samba/private
--with-smbpasswd-file=/etc/samba/smbpasswd
--enable-fhs --enable-spotlight --with-systemd

make -j$(nproc)
sudo make install

sudo cp bin/default/packaging/systemd/*.service /lib/systemd/system
sudo systemctl daemon-reload
sudo systemctl enable {nmb,smb,winbind}.service
sudo systemctl start {nmb,smb,winbind}.service

la nostra variabile DEB_HOST_MULTIARCH si riferisce al sistema installato: se abbiamo  Ubuntu/Debian 64 bit sarà x86_64-linux-gnu , sarà inveceaarch64-linux-gnu su Raspberry Pi 3. (Magari ci potremmo fare un pensiero). Sembrerebbe da prove fatte online che  spotlight dalla distro 17 ubuntu in poi non è supportata: togliamo quindi la voce: –enable-spotlight Modifichiamo quindi il : /etc/samba/smb.conf

[timemachine]
comment = Time Machine
path = /data/backup/timemachine
browseable = yes
writeable = yes
create mask = 0600
directory mask = 0700
spotlight = yes
vfs objects = catia fruit streams_xattr
fruit:aapl = yes
fruit:time machine = yes

Salviamo questo e creiamo la directory . Dopo il riavvio smbd  (sudo systemctl smb restart oppure sudo /etc/init.d/smb restart),  apri il FINDER nel MAC. Facendo attenzione al Firewall che blocca le share dovreste trovare il vostro Server Samba nello share.

Se dovesse accedere che il firewall blocca la connessione, possiamo tranquillamente forzarla con:

tmutil setdestination 'smb://kirb:[email protected]/timemachine'

Perfetto a questo punto abbiamo finito la nostra guida e con pochi euro ci siamo trovati una TimeMachine (magari non bella come quella Apple) fatta in casa e perfettamente funzionante.