Appena comprata una stampante 3D Alfawise U30 Pro, bella bestiolina, montata e messa subito all’opera.
Prima del coronavirus, quindi nessun problema nell’aprire la scatola e montarla senza mascherina 🙂
Ho provato a realizzare qualche stampa per test, ma mi sono reso subito conto dei limiti e della difficoltà iniziale nei settaggi per delle stampe di rispetto.
La prima difficoltà incontrata è stata configurare tutti quei parametri rispetto al PLA acquistato su amazon (geeetech) e la configurazione del nuovo Ultimaker Cura piuttosto che quello dato in dotazione sulla chiavetta.
Certo non capisco perché inserire un software obsoleto piuttosto che l’ultima versione, ma questo limite è stato superato, fortunatamente.
In effetti facendo un paio di test con Ultimaker Cura 4.4.1 sono arrivato ai settaggi definitivi (sempre passibili di miglioramento) quali:

Impostando la stampante U20 sempre Alfawise ed inserendo i valori impostati Temperatura di stampa a 180° e piano di stampa a 70° (stampo direttamente su vetro, molto più comodo per staccare gli oggetti alla fine della stampa).
Vi mostro il risultato di un stampa, utile ad un progetto che sta per uscire:

E’ facile intuire come la stampa eseguita è stata fatta attraverso dei file .stl scaricati da thinghverse.net portale utile per ricercare oggetti già realizzati e trasformali in gcode attraverso Cura.
E’ anche possibile realizzare degli oggetti in base alle proprie esigenze, se non interessati a minestre già pronte, con Autodesk fusion 360, gratuito e di facile utilizzo, esistono milioni di tutorial per imparare in poco tempo!
Il problema che però mi faceva annodare le meningi era la possibilità di poter lanciare i gcode sulla mi stampante 3d e visualizzare l’operato da remoto. Perché sappiatelo, una stampante 3D per lo meno della stessa fascia di prezzo della mia, impiega ore, parecchie ore anche per oggetti di media entità .
Lasciare il tutto accesso in garage e tornare dopo 3 – 4 col pensiero che qualcosa nel frattempo potesse andare storto, non mi aggradava; e nemmeno ovviamente attendere fino alla fine della stampa.
Così è venuto in aiuto, questo piccolo tool OctoPrint che ha risolto tutti i miei problemi.
OctoPrint – Stampa da remoto.
OctoPrint mi ha permesso attraverso una webcam e la raspberry montata sulla stampante di poter seguire il mio progetto in stampa anche da remoto!

L’installazione avviene in pochi passaggi, occorre una scheda sd e una raspberry, a questo punto basta scaricare la iso di octoprint e copiarla sulla sd.
Vi rimando al sito ufficiale per ulteriori chiarimenti:
E’ così semplice l’installazione che non occorre che vi scriva come farla in dettaglio, alla fine basta collegare la stampante 3d direttamente alla Raspberry Pi per avere il pieno controllo della stessa. ( Vedi immagine precedente)
In effetti l’immagine che vi ho postato prima per farvi vedere la qualità della stampa non è stata casuale, proprio perché quel case della cam insieme al case della raspberry verranno montate sulla stampante per avere un sistema completo interamente gestibile da remoto. (come da foto)

Per qualsiasi informazione resto a disposizione, al prossimo articolo.